ComApp, un’azienda italiana del Gruppo Exprivia, vanta 30 anni di esperienza nei servizi di Application System Integration con focus specifico sulle soluzioni di Omnichannel Contact Center.
Scopri chi si impegna ogni giorno con passione per la nostra mission trasformando le sfide in opportunità.
Costruisci il tuo futuro: esplora le nostre opportunità di carriera e crescita.
Un gruppo internazionale per abilitare i processi della trasformazione digitale.
Sosteniamo l’approccio ibrido, fatto di conoscenza, tecnologia e di consulenza, che ci permette di accompagnare il cliente e disegnare soluzioni su misura in base alle esigenze.
I servizi girano intorno al Cliente
L’evoluzione del self-service
Ascoltare il cliente per evolvere
Il valore delle informazioni
Agevolare l'evoluzione
ComApp, un’azienda italiana del Gruppo Exprivia, vanta 30 anni di esperienza nei servizi di Application System Integration con focus specifico sulle soluzioni di Omnichannel Contact Center.
Scopri chi si impegna ogni giorno con passione per la nostra mission trasformando le sfide in opportunità.
Costruisci il tuo futuro: esplora le nostre opportunità di carriera e crescita.
Un gruppo internazionale per abilitare i processi della trasformazione digitale.
Sosteniamo l’approccio ibrido, fatto di conoscenza, tecnologia e di consulenza, che ci permette di accompagnare il cliente e disegnare soluzioni su misura in base alle esigenze.
I servizi girano intorno al Cliente
L’evoluzione del self-service
Ascoltare il cliente per evolvere
Il valore delle informazioni
Agevolare l'evoluzione
Per Mary Poppins bastava un po’ di zucchero per fare andar giù una pillola, per i Contact Center una giusta dose di AI ben utilizzata può far “andar su” i KPI in un batter d’occhio
Quando si pensa all’AI legata al contact center, si pensa subito al risparmio FTE come scopo.
Si, va bene: è assolutamente corretto che per far tornare un business case bisogna paragonare mele con mele, quindi investo X€, risparmio Y€ o meglio, ho Y€ da utilizzare per altre attività, per fare vendita, campagne outbound, backoffice eccetera…
Però, proviamo ad attivare il pensiero laterale senza denigrare quello economico / frontale.
Il pensiero laterale è “L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei Contact Center per migliorare i KPI”.
Da una ricerca effettuata nel 2024 e pubblicata su Contact Contact Helper, risulta che i CC che utilizzano l'intelligenza artificiale vedono un miglioramento del Customer Effort Score e della Customer Satisfation ben più elevata rispetto ai CC più legati alla tradizione.
Siamo nel mondo della experience economy e in una realtà iper-connessa, con tutto a portata di mano e con la più vasta scelta finora possibile per il consumatore finale: il brand vince per l’esperienza che ha vissuto il cliente. Quindi, un sostanziale miglioramento di CES e Customer Satisfaction, non sono KPI monetizzabili per l’azienda?
Infatti le aziende che si fanno aiutare dall'artificiale, vedono i loro ricavi nettamente in aumento, mentre le realtà human-only vanno con una marcia ridotta.
Ma facciamo un balzo all’ultimo punto: employee engagement. Uno dei problemi maggiori che deve affrontare il Contact Center è il turnover (Uscito un agente se ne fa un altro? Part 1), dato dalla noia, dalla ripetitività del lavoro, dalla voglia di crescita… se l’operatore è più coinvolto e più soddisfatto del suo lavoro, non significa (almeno) minori costi di recruiting e formazione?
Non è anche questo un KPI monetizzabile?
Ultimo, non per importanza è l’employee productivity che non ha bisogno di essere commentato e non c’è bisogno di pensare a come monetizzarlo, basta guardare il grafico qui sotto: i Contact Center che utilizzano l’AI vedono un incremento 4 volte maggiore di FCR e AHT rispetto ai Contact Center che non la utilizzano. Se il cliente vede risolversi il suo problema / la sua richiesta al primo contatto, eviterà di richiamare per lo stesso motivo, quindi libera risorse; questo è un risparmio di tempo e di conseguenza economico.
Se l'operatore ha strumenti che lo agevolano durante la conversazione e ad eseguire più rapidamente le attività di chiusura, libera risorse, che è un risparmio di tempo e di conseguenza economico...
Attenzione, l’Artificial intelligence non è la “Bacchetta di Sambuco” (rif. Harry Potter), è uno strumento potente ma che deve essere attentamente disegnato, istruito e monitorato.
Siamo bombardati da messaggi sui poteri guaritori dell’intelligenza artificiale, che promette miracoli con la sola imposizione delle mani, ma dobbiamo stare attenti: quando abbiamo un problema di salute, seppur piccolo ma di cui vogliamo sbarazzarci per stare bene, non andiamo dal vicino di casa tuttologo, non chiediamo a google (si, si fa… ma non è sano!): andiamo dal medico, che ha studiato, ci conosce e quindi può aiutarci nel migliore dei modi.
Così l’AI deve conoscerci, deve studiare e poi potrà aiutarci.
#daivalorealtempo
GG
Per Mary Poppins bastava un po’ di zucchero per fare andar giù una pillola, per i Contact Center una giusta dose di AI...
In uno scenario in cui flessibilità, efficienza e capacità di adattamento sono cruciali per sostenibilità e...
Un commento negativo ignorato sui social è un rischio reputazionale; gestire attivamente il feedback non è solo buona...
Quante volte abbiamo sentito dire che “conoscere il cliente è la chiave del successo”? Tante, forse troppe. Ma oggi...
Hai bisogno di informazioni? Hai curiosità? Mandaci un messaggio.