La Filiale Virtuale nel mondo dell’Energy & Utilities

Le imprese cercano di mantenere i propri clienti: la priorità è garantire e rafforzare la relazione con loro e c'è una crescente esigenza di creare una relazione fisica e umana in un ambiente digitale.... creare un'esperienza "Phygital".

Oggi è ormai chiaro che per soddisfare allo stesso tempo le esigenze del cliente e gli obbiettivi di business, è necessario avere un piano marketing vincente. Un punto di partenza è il modello reso celebre dal guro del marketing Philip Kotler delle “4 P del Marketing”: Product, Place, Price e Promotion. Le 4 P descrivono e sintetizzano quelle che sono le quattro leve fondamentali del marketing e rappresentano validi sostegni nella creazione di strategie di marketing e nella progettazione di un’offerta di prodotto di successo.

Questo modello è tornato alla ribalta soprattutto nel periodo di chiusura causato dal COVID-19, che ha obbligato le aziende a riconsiderare le strategie di vendita e di relazione con il cliente portando alla rivisitazione delle leve Place e Promotion. La prima rappresenta l’insieme delle strategie atte alla distribuzione del prodotto, luoghi e canali attraverso i quali la domanda e l’offerta si incontrano; il secondo comprende le attività di comunicazione e promozione a supporto del prodotto o servizio offerto.

Nel modo Energy & Utilities tutto ciò si è tradotto con la trasformazione della filiale fisica, dove i clienti fisicamente potevano presentarsi per chiedere informazioni, firmare contratti e parlare con il proprio consulente, alla cosiddetta Filiale Virtuale. Come suggerisce il nome si tratta della trasposizione della classica filiale nel mondo virtuale: le possibilità offerte al cliente sono le stesse, ma con l’immenso vantaggio che potrà restare all’interno delle sue comode quattro mura domestiche e avere tutte le informazioni a portata di click o di una semplice chiamata.

Nella filiale virtuale si sono affacciati nuovi elementi, grazie ai quali si riesce a replicare efficacemente l’esperienza che il cliente aveva nella filiale fisica, ma a distanza:

  • il Video, fondamentale nel migliorare la relazione e instaurare un legame tra cliente e consulente così da permette un incontro “fisico” pur rimanendo a distanza e raggiungendo un efficientamento delle risorse prima impensabile per le aziende
  • la firma digitale per avviare il processo di onboarding e per permettere la sottoscrizione di un contratto
  • i dispositivi certificati per garantire l’identità dell’interlocutore

Inoltre, attraverso l’integrazione con gli applicativi aziendali, non solo il consulente ha accesso all’anagrafica del cliente, ma ha tutto lo storico e la documentazione del cliente immediatamente a disposizione. Non sarà più necessario per il cliente perdere il proprio tempo per andare a cercare la bolletta da mostrare al proprio consulente: sarà lui, con pochi e semplici click, a recuperarla.

Grazie a queste tecnologie e integrazioni, alcune aziende sono riuscite a integrare il mondo fisico e digitale garantendo un’esperienza Phygital ai propri clienti.

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Finora abbiamo solamente scalfito la superficie di questo modello di business. C’è sicuramente un elemento che occorre ancora citare, fondamentale in questo use case: la Filiale Virtuale si poggia su logiche di un Contact Center nel modo di orchestrare i canali a disposizione del cliente e raccogliere le utili informazioni da riportare al business.

Infatti è proprio questa tecnologia che permette il contatto tra il cliente e il consulente più appropriato, che definisce le priorità associate ai diversi cluster di clienti e che permette di integrare le informazioni provenienti dai diversi canali. Grazie a questo strumento è possibile garantire ai clienti una Customer eXperience al pari, se non superiore, a quella delle filiali tradizionali.

Inoltre, la tecnologia permette di raccogliere i dati che vengono generati all’interno dell’ecosistema (leggi: La stessa acqua bollente che ammorbidisce la pasta finisce per indurire un uovo). Infatti, avendo la Filiale Virtuale le stesse logiche di un Contact Center, tutto quanto è potenzialmente monitorabile e misurabile, e con il supporto di nuove tecnologie si può raccogliere dal vivo l’opinione del cliente sul servizio offerto, senza alcun filtro: analizzando il contenuto delle interazioni avvenute tra consulente e cliente è possibile capire il grado di soddisfazione del cliente e, con le opportune analisi, intercettare nuove esigenze di business.

Siamo di fronte ad un nuovo mercato, con nuovi bisogni e nuove esigenze. Solo le aziende che sapranno cogliere queste sfide avranno gli strumenti necessari per adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori.

“Vi sono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono.” Philip Kotler.

#daivalorealtempo

SC

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